Conversione di San Paolo

Chiesa

Comune di Zelbio

Immagine luogo

La parrocchia di Zelbio ha quasi quattro secoli di vita. Fedeli testimoni di questi quattrocento anni soni i registri parrocchiali, che iniziano a narrare la vita della comunità religiosa zelbiese nel 1612 e si sviluppano fino al 1630, per poi passare dal 1644 fino ad oggi senza interruzioni , salvo piccole lacune verso la fine del diciottesimo secolo. La comunità religiosa zelbiese ottenne l'indipendenza dalla Pieve di Nesso per San Paolo. Una libertà pagata comunque a caro prezzo. Prete:

Don Claudio Monti
L’attuale costruzione sorse sul luogo occupato in precedenza da una chiesa più antica: la sua edificazione iniziò nel 1593 e si protrasse fino al secolo successivo (1617), quando diventò parrocchiale indipendente. Nel Settecento subì una parziale riedificazione che le fece raggiungere l’aspetto attuale. Altri interventi furono effettuati nel corso dei due secoli successivi. Preceduta da un ampio sagrato circondato dalle cappelle della Via Crucis, la chiesa presenta una facciata divisa in due ordini: quello inferiore ornato dal portale e da due nicchie che ospitano le statue dei santi Pietro e Paolo. Lungo il fianco destro si innalza la torre campanaria. L’interno è costituito da un’aula ad unica navata sulla quale si innesta il presbiterio e sulla quale si aprono quattro cappelle laterali (due per lato). Gli affreschi che la decorano sono di fattura recente: furono infatti realizzati nel 1949 dal pittore Carlo Morgari. La pala d’altare della prima cappella destra, dedicata a san Giuseppe, raffigura i Santi Giuseppe e Bernardo; è databile all’epoca di ricostruzione dell’edificio, quindi al Settecento. Proseguendo si incontra l’altare del Sacro Cuore, dove è collocato il tabernacolo ligneo intagliato, dipinto e dorato, che nel 1715 era ancora documentato sull’altare maggiore. La zona più interessante della chiesa è sicuramente il presbiterio: qui vi è collocata la pala d’altare dipinta da Carlo Innocenzo Carloni, artista intelvese: la Conversione di san Paolo. Essa sostituì la Pietà, oggi nell’oratorio dei Santi Primo e Feliciano. Tornando nell’aula, bisogna infine ricordare la prima cappella sulla sinistra che ospita una tele secentesca di scuola lombarda: San Stanislao assiste alla presentazione della Vergine da parte di Gioacchino ed Anna a Dio Padre. Nella sacrestia, mirabilmente restaurata, viene, fra l’altro, conservato un importante dipinto di incerta attribuzione Caravaggesca raffigurante San Girolamo scrivente.

Libero

Conversione di San Paolo

Piazza Rimembranza, 4

Quartiere: Comune di Zelbio

Orario delle messe: alle 11:00 in estate

Parrocchia della Conversione di San Paolo

Telefono: 031910123